“Il silenzio mantenuto in tutti questi anni ha portato intere generazioni di giovani e, purtroppo, gran parte degli studenti universitari a non conoscere oggi ciò che è accaduto ieri”: è la riflessione di Luis Garay, direttore dell’Istituto ‘Spazio per la memoria’ di Buenos Aires, per l’anniversario del colpo di stato militare del 24 marzo 1976 in Argentina.
Decine di organizzazioni hanno organizzato per oggi, dichiarata ‘Giornata nazionale della memoria per la verità e la giustizia’, una manifestazione in Plaza de Mayo, di fronte la sede del governo argentino a Buenos Aires, per ricordare i “desaparecidos”, gli almeno 30.000 dissidenti scomparsi tra il 1976 e il 1983 durante la dittatura militare argentina.
L’appuntamento di Plaza de Mayo, divenuta nel tempo tradizionale luogo di ritrovo delle madri dei desaparecidos, è per oggi pomeriggio dietro a uno striscione con sopra scritto: “Processo e carcere comune per tutti i genocidi: 30.000 compagni detenuti e poi scomparsi, sempre presenti”.
Benché non siano previste manifestazioni ufficiali del governo, molte altre iniziative sono state organizzate in tutta l’Argentina per commemorare il XXXIII anniversario del golpe, dalle visite nelle prigioni militari a Cordoba ai concerti musicali di Tucuman, mentre marce e fiaccolate sono previste in numerose città del paese.
“Il 24 marzo – ha detto Hebe de Bonafini dell’associazione delle Madri di Plaza de Mayo – è una data in cui furono attaccate e distrutte la patria e la democrazia, per difendere le quali migliaia di uomini e donne hanno perso la propria vita; è per loro, per i nostri figli scomparsi, e per i giovani che non conoscono cosa è accaduto che continueremo sempre a dire ‘Mai più’”.
Decine di organizzazioni hanno organizzato per oggi, dichiarata ‘Giornata nazionale della memoria per la verità e la giustizia’, una manifestazione in Plaza de Mayo, di fronte la sede del governo argentino a Buenos Aires, per ricordare i “desaparecidos”, gli almeno 30.000 dissidenti scomparsi tra il 1976 e il 1983 durante la dittatura militare argentina.
L’appuntamento di Plaza de Mayo, divenuta nel tempo tradizionale luogo di ritrovo delle madri dei desaparecidos, è per oggi pomeriggio dietro a uno striscione con sopra scritto: “Processo e carcere comune per tutti i genocidi: 30.000 compagni detenuti e poi scomparsi, sempre presenti”.
Benché non siano previste manifestazioni ufficiali del governo, molte altre iniziative sono state organizzate in tutta l’Argentina per commemorare il XXXIII anniversario del golpe, dalle visite nelle prigioni militari a Cordoba ai concerti musicali di Tucuman, mentre marce e fiaccolate sono previste in numerose città del paese.
“Il 24 marzo – ha detto Hebe de Bonafini dell’associazione delle Madri di Plaza de Mayo – è una data in cui furono attaccate e distrutte la patria e la democrazia, per difendere le quali migliaia di uomini e donne hanno perso la propria vita; è per loro, per i nostri figli scomparsi, e per i giovani che non conoscono cosa è accaduto che continueremo sempre a dire ‘Mai più’”.
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