sabato 25 aprile 2009

Comunicato stampa - 2



UN “DESAPARECIDO” ARGENTINO A POMPEI

Lunedì 27 aprile Horacio Pietragalla Corti presenta la “Rete per il Diritto all'Identità”

Pompei. Una “Rete per il Diritto all'Identità” a Roma e Milano, presso l'ambasciata Argentina. A lanciare l’idea sarà Horacio Pietragalla Corti, figlio di una coppia di desaparecidos, ritrovato dopo anni di ricerche, dalla nonna, che fa parte del movimento delle madri di Plaza de Mayo, nato per denunciare la scomparsa di decine di migliaia di persone, durante la dittatura militare argentina (1976-1983). Lunedì 27 aprile, dalle ore 19, il “desaparecido” argentino parteciperà alla tavola rotonda, dal titolo “Memoria y Desaparecidos”, promossa dall’Assessorato comunale alla cultura di Pompei, in collaborazione con l’Associazione socioculturale Italo - Argentina (Ascia), e con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia. All’incontro, in programma presso il centro “Pompei Life” di via Duca D’Aosta 15, è prevista la partecipazione del sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, dell’assessore comunale alla cultura Antonio Ebreo, del presidente di Ascia Carlos Omar Bustamante e di Marina Mantecòn Fumadò, funzionario del settore affari politici e diritti umani dell’Ambasciata Argentina in Italia. L’evento si concluderà con l’esibizione teatrale, dal titolo “Argentina Hijos tour”, scritta e interpretata da Roberto Solofria e Antimo Navarra, con le musiche di Gotan Project, curate dal Gruppo Teatro Mutamenti di San Leucio.
La "Red por el derecho a la Identidad", promossa in Argentina nel 2003 dalle “Abuelas de Plaza de Mayo” e dalla Conadi (“Commissione nazionale per il diritto all’identità” nata nel 1992) è presente anche in Spagna. L'obiettivo della "Rete" è quello di collaborare con le "Nonne" e con la Conadi nella ricerca dei giovani desaparecidos che vivono oggi, anche in Italia, sotto falsa identità. L'apertura della “Rete per il Diritto all'Identità” a Roma e Milano, presso l'ambasciata dell'Argentina, è stata presentata da Estela de Carlotto, presidentessa delle Nonne di “Plaza de Mayo” e da Horacio Pietragalla Corti durante la puntata di “Chi l’ha visto?” (su Rai3) di mercoledì 22 aprile, condotta dalla giornalista Federica Sciarelli. La Rete servirà a fornire assistenza e informazioni a quei ragazzi argentini, tra i 25 e i 32 anni, che sospettano di essere stati vittima di rapimenti. Il nuovo ufficio sarà gestito dall’Ambasciata argentina e il suo compito sarà quello di sostenere i ragazzi che lo contatteranno all'indirizzo www.retexi.it. Due psicologi assisteranno i ragazzi dal momento dell'avvio delle pratiche fino all'eventuale esame del Dna, previsto in Consolato. Contemporaneamente, l'associazione 'Abuelas de Plaza de Mayo' ha fatto sapere di voler continuare la ricerca di desaparecidos in Italia. Per ora sono quattro i desaparecidos individuati: Enzo Lauroni di Veroli, Egidio Battistiol di Frascati, Franco Venturi e Enrico Pankonin di Roma.

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Per informazioni:
Associazione Socio Culturale Italo/Argentina (Ascia)
Ufficio Stampa –
Dr. Basilio Puoti
cell. 328/56.84.789 – 320.29.54.636
e – mail: basilio.puoti0@alice.it

Ing. G. Antonio Morese
cell. 388/11.68.351
e – mail: antoniomorese@tiscali.it

1 commento:

Un Modo di dire ha detto...

Colores desaparecidos

Un lápiz se hizo luz y mil pinceles.
Bellas Artes destruida por fantasmas.
Las escuelas secundarias infectadas
porque la juventud, la adolescencia,
era para el oligarca una generación perdida
y ahora son veinte mil ladrillos sin un nombre
y casi diez mil con nombre y apellido.
Son una herida vista desde el aire,
son la camada que se perdió en el tiempo,
son la patria rota con la sangre y con el grito,
con el dolor y con faltas innombrables.
Son los hijos adoptivos del abuso
y los que crecieron sin la cara de sus padres
negados a su estirpe y al recuerdo.
Son los lápices que siguen escribiendo,
son pinceles pintando al renegado
pueblo de espaldas contra cárcel y picana,
pueblo callado por miedo a la mordaza,
a la tortura y a la mutilación.
Hay colores que ya no pintan este mundo
son los colores desaparecidos.

©Carmiña Candido Daverio para “Crecer en el intento”