lunedì 6 aprile 2009

A Napoli va in ospedale a partorire e viene denunciata come clandestina

Ha partorito all'ospedale Fatebenefratelli di Napoli lo scorso 5 marzo, ma quel giorno per un'ivoriana di 25 anni e' iniziato un calvario, perche' i medici hanno fatto partire un fax alla polizia denunciando la clandestinita' della donna, come previsto dalla norma del pacchetto sicurezza che ha sollevato forti polemiche e non e' ancora stata approvata dal Parlamento. La protagonista della storia, raccontata oggi da Repubblica, si chiama Kante ed e' in Italia da due anni, da quando un commando di uomini delle "milizie governative" della Costa d'Avorio hanno ucciso suo marito. Al suo arrivo ha chiesto lo status di rifugiata politico che non ha ancora ottenuto.
"Il giorno del parto - racconta la donna - in ospedale mi hanno chiesto i documenti ma non e' bastata la fotocopia del passaporto e la richiesta di soggiorno ormai scaduta e cosi' per oltre dieci giorni mi hanno tenuta separata dal mio bambino".
Il piccolo Abou non e' stato quindi allattato dalla madre ed e' stato dimesso con lei solo quando all'undicesimo giorno la questura di Napoli ha confermato l'identita' della donna che vive nel quartiere napoletano di Pianura. I medici del Fatebenefratelli: non abbiamo denunciato nessuno. E c'e' una precisazione da parte della direzione sanitaria dell'ospedale napoletano che sostiene: non abbiamo mai denunciato nessun clandestino. Dopo il parto era necessaria una dichiarazione di nascita ma la donna non aveva i documenti validi. Noi, concludono i medici del Fatebenfratelli, abbiamo quindi chiesto alla polizia l'identificazione, non l'abbiamo denunciata.

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