martedì 24 novembre 2009
lunedì 16 novembre 2009
CAFFE' LETTERARI - 13, 21 E 27 NOVEMBRE A VILLA FONDI - PIANO DI SORRENTO
Le comunico che l’Associazione Socio-Culturale Italo Argentina (ASCIA), insieme al Comune di Piano di Sorrento e con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina, organizza per il giorno sabato 21 novembre 2009 alle ore 19.00 a Villa Fondi l’evento “Interculturalismo, i valori delle differenze culturali”.
Interverranno il Sindaco della Città di Piano di Sorrento, Prof. Giovanni Ruggiero, il Presidente dell’Associazione Socio Culturale Italo Argentina, Dr. Carlos Omar Bustamante, moderatrice la Prof.ssa Rosa Pajares Coppola del Consiglio Nazionale delle Donne del Perù.
Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che solo con l’avvicinamento dei popoli e grazie alle modalità di relazione interpersonale, spesso segnate da un sentimento di “diversità”, si possa costruire una società più giusta, serena e partecipativa in un mondo ormai globalizzato.
Gli argomenti trattati saranno la nostra geografia, storia, cultura, arte e teatro.
Ci sarà una esibizione di tango dei maestri Alessandra Maresca e Michele Galdi e degustazione di empanadas argentine con ottimo vino locale offerto dal Comune di Piano di Sorrento.
domenica 4 ottobre 2009
SI E' SPENTA LA VOCE PIU' AMATA DEGLI ARGENTINI - MERCEDES SOSA
mujer de América herida
tu canción nos pone alas y hace que la patria toda
menudita y desolada no se muera todavía,
no se muera porque siempre cantarás en nuestras almas…”
http://www.pagina12.com.ar/diario/elpais/1-132929-2009-10-05.html
domenica 28 giugno 2009
Colpo di Stato in Honduras
giovedì 30 aprile 2009
Comunicato stampa - 3
Il Comune si attiva per l’istituzione dell’ufficio per ritrovare i bambini dei desaparecidos argentini rapiti dal regime militare.
A Pompei una sede della «Rete per l’Identità» (Red) per ritrovare i figli dei desaparecidos, nati in Argentina tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Al progetto sta lavorando l’assessorato alla cultura del comune mariano, coordinato da Antonio Ebreo, in collaborazione con l’associazione socioculturale italo/argentina (Ascia) che ha sede a Castellammare di Stabia. L’iniziativa è stata presentata lunedì 27 aprile nel corso dell’incontro «Memoria y Desaparecidos» durante cui si è discusso dei crimini commessi negli anni della terribile dittatura che ha caratterizzato circa trenta anni fa la storia dell’Argentina. Alla manifestazione è intervenuto Horacio Pietragalla Corti, che venne strappato, poco dopo la sua nascita, dai suoi genitori naturali, mentre venivano torturati dai militari, per avere come unica colpa, quella di essere degli oppositori del regime dittatoriale. Quest’ultimo ricordando la sua vicenda ha sottolineato: «I miei dubbi sulla famiglia che mi ha cresciuto – spiega il giovane argentino – sono nati quando vedevo il loro comportamento diverso nel periodo imminente al mio compleanno ed a quello di mia sorella. Per quest’ultima mia madre raccontava tutti i momenti del parto e della nascita, ma per me invece questi ricordi non c’erano. Da qui è partito un primo dubbio. Poi la mia ragazza navigando sul sito internet dell’associazione delle Nonne di Plaza de Mayo, ha visto una donna, la mia vera mamma, che mi teneva in braccio e mi ha detto che quella donna era uguale a me. Da qui, contattando poi l’associazione, sono riuscito a conoscere la mia vera identità, e sono anche riuscito a recuperare anche i resti dei miei genitori biologici». Riferendosi al progetto della Rete per l’Identità, Pietragalla Corti ha evidenziato: «chiunque, giovane nato in Argentina, pensi di aver dei dubbi sulla propria identità, oppure creda di non essere figlio biologico dei propri genitori, può rivolgersi alla Red, anche attraverso una semplice e–mail all’indirizzo dubbio@retexi.it, oppure dudas@retexi.it, per avere notizie circa la sua nascita o i primi anni della sua infanzia». Rispondendo poi alle domande del pubblico, il giovane argentino ha spiegato il rapporto attuale con quella che credeva la sua famiglia, dicendo: «Non è possibile avere più un legame con queste persone. Loro mi hanno in pratica defraudato per tanti anni, addirittura facendomi battezzare da un militare del regime, che era un vicino di casa delle persone con le quali sono cresciuto». Pietragalla ha altresì commentato la polemica creatasi in Italia, scaturita da un frase dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, affermando: «Un capo di governo, non puo' pensare (e dire) cose del genere. Comunque non mi importa di ciò che dice il premier italiano. La cosa più forte (e brutta) è stata la reazione dei presenti, quando il premier ha detto quella cosa: tutti hanno riso. Quindi è stata una battuta (infelice), oltre a cinica e violenta, su un evento che ha drammaticamente colpito un popolo intero e che è andata a toccare una ferita sempre aperta, di migliaia di persone che hanno perso figli e nipoti a causa della crudeltà di quanti non hanno alcun rispetto della vita e delle sofferenze umane». La vicenda storica dei desaparecidos e dei loro figli, dalla cattura al processo e condanna ai torturatori, è stata ricordata a Pompei, con la proiezione di un filmato, trasmesso di recente anche nel noto programma televisivo «Chi l’ha visto?», in onda su Rai 3. La visione delle immagini ha coinvolto il folto pubblico presente all’iniziativa, generando la commozione dei tanti partecipanti. I loro sentimenti sono stati ben evidenziati da Claudio D’Alessio sindaco di Pompei, che aprendo il dibattito successivo alla proiezione ha affermato: «È impossibile restare indifferenti a queste immagini, che rappresentano una pagina triste e drammatica della storia dell’Argentina. Dispiace – ha aggiunto il sindaco – aver scoperto che molti dei militari e dei torturatori dei desaparecidos, abbiano origini italiane, ben dimostrate dai loro cognomi. Ad Horacio, qui presente, ma a tutti gli scomparsi ed i loro parenti, a nome dei cittadini di Pompei, ma forse sarebbe il caso di dire di tutti gli italiani, mi sento quindi di chiedere scusa, per questo criminoso contributo dato da nostri connazionali, o loro discendenti, alla dittatura militare ed al suoi metodi». Ringraziamenti all’amministrazione comunale per la promozione della tavola rotonda sono giunti da Carlos Bustamante, presidente Ascia, che ha affermato: «Siamo soddisfatti dell’adesione della Città di Pompei, alle nostre iniziative per ricordare una triste pagina della storia del nostro paese d’origine. Per questo ci impegneremo per realizzare anche su questo territorio un ufficio, una cellula delle «Rete per l’Identità» che possa aiutare altri giovani argentini, probabili figli o nipoti di desaparecidos». L’obiettivo di creare una sede di questo tipo a Pompei, è stata anche ribadita da Ebreo, che ha spiegato: «Questo progetto si sposa con i valori di pace e solidarietà, emanati dalla nostra città, da sempre vicina alle popolazioni colpite da tragiche vicende, come quella argentina». L’assessore ha poi evidenziato l’assenza nel pubblico delle rappresentanze scolastiche esistenti sul territorio di Pompei affermando: «Il mio unico rammarico è la mancanza a questo incontro delle scuole della nostra città, che sono state tutte regolarmente invitate. Nonostante ciò ringrazio i tanti giovani, qui presenti. Questi ultimi nonostante la carenza scolastica, hanno partecipato, dimostrando l’attenzione verso una grave problematica, che riguarda da vicino l’Italia e il Sud, alla luce del forte rapporto esistente da sempre tra popolo italiano ed argentino». I legami e le analogie tra le due popolazioni, sono state ricordate da Marina Mantecòn Fumadò, funzionaria del settore affari politici e diritti umani dell’ambasciata argentina in Italia, che ha spiegato: «La nostra ambasciata è da sempre impegnati in progetti tesi ad evidenziare il rapporto esistente tra l’Argentina e l’Italia. Questo incontro si inquadra proprio nell’ottica di sviluppare in maniera ulteriore il legame storico, culturale e sociale, tra due Nazioni, davvero molto simili». La conclusione dell’iniziativa sarà affidata all’esibizione teatrale dal titolo “Argentina Hijos tour” scritto e interpretato da Roberto Solofria e Antimo Navarra, con le musiche di Gotan Project, curato dal Gruppo Teatro Mutamenti di San Leucio, la voce di Ilaria Delli Paoli, e l’audio di Alina Lombardi.
Per informazioni
Associazione Socio Culturale Italo/Argentina (Ascia)
Ufficio Stampa
Ing. G. Antonio Morese
cell. 388/11.68.351
e – mail: antoniomorese@tiscali.it
Dr. Basilio Puoti
cell. 328/56.84.789 – 320.29.54.636
e – mail: basilio.puoti0@alice.it
domenica 26 aprile 2009
sabato 25 aprile 2009
Comunicato stampa - 2
Lunedì 27 aprile Horacio Pietragalla Corti presenta la “Rete per il Diritto all'Identità”
Pompei. Una “Rete per il Diritto all'Identità” a Roma e Milano, presso l'ambasciata Argentina. A lanciare l’idea sarà Horacio Pietragalla Corti, figlio di una coppia di desaparecidos, ritrovato dopo anni di ricerche, dalla nonna, che fa parte del movimento delle madri di Plaza de Mayo, nato per denunciare la scomparsa di decine di migliaia di persone, durante la dittatura militare argentina (1976-1983). Lunedì 27 aprile, dalle ore 19, il “desaparecido” argentino parteciperà alla tavola rotonda, dal titolo “Memoria y Desaparecidos”, promossa dall’Assessorato comunale alla cultura di Pompei, in collaborazione con l’Associazione socioculturale Italo - Argentina (Ascia), e con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia. All’incontro, in programma presso il centro “Pompei Life” di via Duca D’Aosta 15, è prevista la partecipazione del sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, dell’assessore comunale alla cultura Antonio Ebreo, del presidente di Ascia Carlos Omar Bustamante e di Marina Mantecòn Fumadò, funzionario del settore affari politici e diritti umani dell’Ambasciata Argentina in Italia. L’evento si concluderà con l’esibizione teatrale, dal titolo “Argentina Hijos tour”, scritta e interpretata da Roberto Solofria e Antimo Navarra, con le musiche di Gotan Project, curate dal Gruppo Teatro Mutamenti di San Leucio.
La "Red por el derecho a la Identidad", promossa in Argentina nel 2003 dalle “Abuelas de Plaza de Mayo” e dalla Conadi (“Commissione nazionale per il diritto all’identità” nata nel 1992) è presente anche in Spagna. L'obiettivo della "Rete" è quello di collaborare con le "Nonne" e con la Conadi nella ricerca dei giovani desaparecidos che vivono oggi, anche in Italia, sotto falsa identità. L'apertura della “Rete per il Diritto all'Identità” a Roma e Milano, presso l'ambasciata dell'Argentina, è stata presentata da Estela de Carlotto, presidentessa delle Nonne di “Plaza de Mayo” e da Horacio Pietragalla Corti durante la puntata di “Chi l’ha visto?” (su Rai3) di mercoledì 22 aprile, condotta dalla giornalista Federica Sciarelli. La Rete servirà a fornire assistenza e informazioni a quei ragazzi argentini, tra i 25 e i 32 anni, che sospettano di essere stati vittima di rapimenti. Il nuovo ufficio sarà gestito dall’Ambasciata argentina e il suo compito sarà quello di sostenere i ragazzi che lo contatteranno all'indirizzo www.retexi.it. Due psicologi assisteranno i ragazzi dal momento dell'avvio delle pratiche fino all'eventuale esame del Dna, previsto in Consolato. Contemporaneamente, l'associazione 'Abuelas de Plaza de Mayo' ha fatto sapere di voler continuare la ricerca di desaparecidos in Italia. Per ora sono quattro i desaparecidos individuati: Enzo Lauroni di Veroli, Egidio Battistiol di Frascati, Franco Venturi e Enrico Pankonin di Roma.
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Per informazioni:
Associazione Socio Culturale Italo/Argentina (Ascia)
Ufficio Stampa –
Dr. Basilio Puoti
cell. 328/56.84.789 – 320.29.54.636
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Ing. G. Antonio Morese
cell. 388/11.68.351
e – mail: antoniomorese@tiscali.it
mercoledì 22 aprile 2009
Comunicato Stampa
Lunedì 27 aprile la testimonianza di uno dei figli degli scomparsi argentini
Scomparsi nel nulla. Gettati nell’oceano da elicotteri ed aerei. Torturati mentre a pochi metri di distanza, la popolazione festeggiava la vittoria dei Mondiali di Calcio. Così ed attraverso tanti altri modi alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, sono sparite, in Argentina, decine di migliaia di persone. Una pagina della storia della nazione sudamericana, che sarà rievocata lunedì 27 aprile, a Pompei nella tavola rotonda, dal titolo “Memoria y Desaparecidos” promossa dall’assessorato comunale alla cultura della città mariana, in collaborazione con l’Associazione socio-culturale Italo – Argentina (Ascia), e con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia. All’incontro, in programma a partire dalle ore 19, presso il centro “Pompei Life” in via Duca D’Aosta, è prevista la partecipazione di Horacio Pietragalla Corti, figlio di una coppia di desaparecidos, ritrovato dopo anni di ricerche, dalla nonna, che apparteneva al movimento delle madri di Plaza de Mayo, creatosi proprio per denunciare la scomparsa di decine di migliaia di persone, durante la dittatura militare argentina. L’evento, che sarà aperto dai saluti dei rappresentanti istituzionali della Città di Pompei, il sindaco Claudio D’Alessio e l’assessore alla cultura Antonio Ebreo, verrà caratterizzato dagli interventi di Carlos Omar Bustamante, presidente Ascia, e da Marina Mantecòn Fumadò, funzionaria del settore affari politici e diritti umani dell’ambasciata argentina in Italia. La conclusione dell’iniziativa sarà affidata all’esibizione teatrale dal titolo “Argentina Hijos tour” scritto e interpretato da Roberto Solofria e Antimo Navarra, con le musiche di Gotan Project, curato dal Gruppo Teatro Mutamenti di San Leucio.
Per informazioni
Associazione Socio Culturale Italo/Argentina (Ascia)
Ufficio Stampa:
Ing. G. Antonio Morese
cell. 388/11.68.351
e – mail: antoniomorese@tiscali.it
Dr. Basilio Puoti
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martedì 14 aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
MEMORIA Y DESAPARECIDOS
Pompei Life
Via Duca d’Aosta, 15
80045 Pompei
Interverranno all'incontro:
Sindaco di Pompei
Dott. Claudio D’Alessio
Assessore alla Cultura
Dott. Antonio Ebreo
Associazione Socio Culturale Italo Argentina
Dott. Carlos Omar Bustamante
Ambasciata Argentina in Italia
Dott.ssa Marina Mantecón Fumadó
Affari Politici
Ospite/Nipote ritrovato
Horacio Pietragalla Corti
Parla per la prima volta, a Pompei, un figlio di «desaparecidos» sottratto ai genitori dai militari durante la dittatura argentina degli anni ‘70, ritrovato dalle Nonne di Plaza de Mayo
Gruppo teatro Mutamenti di San Leucio (CE)
Presenta “Argentina Hijos Tour”
Scritto e interpretato da Roberto Solofria e Antimo Navarra
Diretto da Roberto Solofria
Musiche Gotan Project
La quantità di sequestri di bambini e giovani in stato interessante, il funzionamento di centri di maternità clandestini (Campo de Mayo, Escuela de Mecanica de la Armada, Pozo de Banfield, etc. Etc.), l'esistenza di liste di famiglie di militari in "attesa" di una nascita all'interno di questi centri clandestini e le dichiarazioni degli stessi militari dimostrano l'esistenza di un piano predeterminato, non solo fondato sul sequestro di adulti, ma anche sull'appropriazione indebita di bambini.
Quando Horacito è nato, suo padre era già scomparso, sua madre, Liliana Corti, è stata uccisa dai militari argentini in uno scontro a fuoco dove l’unico superstite è stato lui, che aveva solo 5 mesi.
Se la storia dei desaparecidos è una storia di assenze, di vuoti, di tombe senza nome e di una incommensurabile sofferenza, la storia dei loro figli segue un percorso diverso. Dopo lunghi anni di attese, di ricerche di ogni tipo, alcuni ragazzi recuperano la loro vera identità, ritrovano un passato e riscrivono la storia. In Argentina si è detto che mancava un’intera generazione. La dittatura militare (1976-83) ha fatto scomparire migliaia di persone, molti erano stati uccisi, altri erano riusciti a scappare e si erano dispersi per il mondo.
Se analizan una "decena de casos autóctonos" de dengue en la Provincia
lunedì 6 aprile 2009
Solidarietà e cordoglio per le vittime del terremoto in Abruzzo
Vi siamo vicini nel dolore.
La Asociación está dispuesta a comunicarse con sus familiares en su país, de idioma castellano, puede llamar al número de celular 333.9181966 o enviar un e-mail a asciargentina@libero.it, que la Asociación está dispuesta a contactarlos con sus familiares en su país de origen.
A Napoli va in ospedale a partorire e viene denunciata come clandestina
"Il giorno del parto - racconta la donna - in ospedale mi hanno chiesto i documenti ma non e' bastata la fotocopia del passaporto e la richiesta di soggiorno ormai scaduta e cosi' per oltre dieci giorni mi hanno tenuta separata dal mio bambino".
Il piccolo Abou non e' stato quindi allattato dalla madre ed e' stato dimesso con lei solo quando all'undicesimo giorno la questura di Napoli ha confermato l'identita' della donna che vive nel quartiere napoletano di Pianura. I medici del Fatebenefratelli: non abbiamo denunciato nessuno. E c'e' una precisazione da parte della direzione sanitaria dell'ospedale napoletano che sostiene: non abbiamo mai denunciato nessun clandestino. Dopo il parto era necessaria una dichiarazione di nascita ma la donna non aveva i documenti validi. Noi, concludono i medici del Fatebenfratelli, abbiamo quindi chiesto alla polizia l'identificazione, non l'abbiamo denunciata.
sabato 4 aprile 2009
Ministero della Salute Argentina: 5.830 casi di Dengue nel Paese
Buenos Aires, 4 apr. (Ap) - Il ministero della Salute dell'Argentina ha fatto sapere che i contagiati dalla febbre Dengue, causata da una zanzara, sono 5.830 nel Paese.
In particolare, le zone a maggiore diffusione della malattia sono a Nord, al confine con la Bolivia e il Paraguay. Sono soltanto tre i pazienti con la variante emorragica della patologia, che potrebbe essere letale.
Si tratta della più vasta epidemia di Dengue nel Paese dopo quella 1997. Nella vicina Bolivia si sono registrati 51mila casi.
mercoledì 1 aprile 2009
Argentina in lutto: è morto Raúl Ricardo Alfonsin
Dopo il fallimento della giunta militare del Proceso de Reorganización Nacional (che lo aveva costretto al silenzio) e soprattutto la disastrosa guerra delle Falkland Alfonsin si ricandidò come presidente, e fu eletto nell'ottobre del 1983.
Durante il suo governo, uno dei più duraturi della storie dell'Argentina recente, molti membri influenti del precedente regime militare vennero arrestati per violazione dei diritti umani. Alfonsin attuò una politica laburista tentando di non surriscaldare troppo il clima sociale che il suo paese attraversava in quel momento.
Nel 1984 firmò un trattato di amicizia e collaborazione con il presidente del Cile Augusto Pinochet, che permise all'Argentina di avere un alleato in più nel suo tentativo di costruzione del Mercosur.
Nel 1989, tuttavia, ci fu una grave crisi economica dovuta soprattutto all'aumento vertiginoso dell'inflazione, che raggiunse e superò il 200%. In varie città (in particolar modo Rosario), scoppiarono vari moti di protesta che lo costrinsero alle dimissioni. Nello stesso uscì trionfante della elezioni politiche un peronista, Carlos Saúl Menem.
Candidato dal cartello dei progressisti nel 1995, fu nuovamente sconfitto da Menem. Si ritirò quindi dalla vita politica, pur rimanendo una figura prestigiosa della sinistra latino-americana.
martedì 31 marzo 2009
L'epidemia di Dengue dilaga: casi anche a Buenos Aires
giovedì 26 marzo 2009
Epidemia di dengue, situazione d’emergenza in vari paesi
Resta a 22 il numero delle vittime, provocate dalla variante emorragica della malattia trasmessa dalla zanzara ‘aedes aegypti’.
Il presidente Evo Morales ha dichiarato una “giornata di pulizia generale obbligatoria” a Santa Cruz, la città più colpita con il 71% dei casi, per ripulire i canali di scolo e le pozze, riempiti dalle piogge, dove si accumulano le larve degli insetti che diffondono la malattia.
La febbre dengue non dà tregua a tutta l’America Latina: dall’inizio dell’anno sono stati registrati nella regione 113.758 casi, di cui 2052 delle variante emorragica, secondo i dati diffusi dall’Organizzazione panamericana per la salute.
In tutto il 2008, i malati sono stati 850.000, di cui 38.000 colpiti dalla variante emorragica che ha provocato 584 morti. Attualmente le nazioni più colpite dopo la Bolivia sono il Brasile, il Paraguay e l’Argentina.
Il ministro della salute argentino ha reso noto oggi di 2200 casi accertati, soprattutto nella provincia di Chaco, ma altre migliaia di ammalati che presentano i sintomi sono sotto esame medico.
La malattia si manifesta con febbre, vomito e dolori muscolari, ma in una bassa percentuale può degenerare in emorragie interne.
martedì 24 marzo 2009
Argentina: manifestazioni per ricordare desaparecidos della dittatura
Decine di organizzazioni hanno organizzato per oggi, dichiarata ‘Giornata nazionale della memoria per la verità e la giustizia’, una manifestazione in Plaza de Mayo, di fronte la sede del governo argentino a Buenos Aires, per ricordare i “desaparecidos”, gli almeno 30.000 dissidenti scomparsi tra il 1976 e il 1983 durante la dittatura militare argentina.
L’appuntamento di Plaza de Mayo, divenuta nel tempo tradizionale luogo di ritrovo delle madri dei desaparecidos, è per oggi pomeriggio dietro a uno striscione con sopra scritto: “Processo e carcere comune per tutti i genocidi: 30.000 compagni detenuti e poi scomparsi, sempre presenti”.
Benché non siano previste manifestazioni ufficiali del governo, molte altre iniziative sono state organizzate in tutta l’Argentina per commemorare il XXXIII anniversario del golpe, dalle visite nelle prigioni militari a Cordoba ai concerti musicali di Tucuman, mentre marce e fiaccolate sono previste in numerose città del paese.
“Il 24 marzo – ha detto Hebe de Bonafini dell’associazione delle Madri di Plaza de Mayo – è una data in cui furono attaccate e distrutte la patria e la democrazia, per difendere le quali migliaia di uomini e donne hanno perso la propria vita; è per loro, per i nostri figli scomparsi, e per i giovani che non conoscono cosa è accaduto che continueremo sempre a dire ‘Mai più’”.
lunedì 23 marzo 2009
Da Buenos Aires a Roma alla ricerca delle radici
da pagina 14 un articolo che interessa l'Associazione, dove preannuncia i prossimi eventi che si stanno organizzando
lunedì 9 marzo 2009
Hanno scritto di «Berlusconi e dell’ironia sui voli della morte»
http://www.lemonde.fr/international/article/2009/02/19/des-propos-de-berlusconi-scandalisent-l-argentine_1157348_3210.html
http://www.lanacion.com.ar/nota.asp?nota_id=1100977
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/72069/Berlusconi_offende_anche_l
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200902articoli/41151girata.asp
http://www.clarin.com/diario/2009/02/18/um/m-01861472.htm
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/berlusconi-desaparecidos/berlusconi-desaparecidos/berlusconi-desaparecidos.html
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/02/Desaparecisod-Berlusconi-Argentina.shtml?uuid=c35ec04a-fdeb-11dd-a045-7ddd7f20774b&DocRulesView=Libero
http://www.adn.es/politica/20090219/NWS-2605-Berlusconi-distorsionada-desaparecidos-argentinos-frase.html
http://www.infobae.com/contenidos/432229-100891-0-Berlusconi-se-burl%F3-de-los-desaparecidos-argentinos
http://www.diariocritico.com/argentina/2009/Febrero/noticias/130537/abuelas-berlusconi-vuelos-de-la-muerte.html
http://www.infobae.com/contenidos/432290-100799-0-Madres-y-Abuelas-repudian-a-Berlusconi-por-su-burla-a-los-argentinos-desaparecidos
giovedì 19 febbraio 2009
domenica 4 gennaio 2009
PRIMA ASSEMBLEA ORDINARIA
1) Bilancio dell’attività svolta nell’anno 2008
2) Discussione futuri eventi per l’anno 2009
3) Chiusura del bilancio 2008
4) Dimissione di consiglieri
5) Modifica dello Statuto dell’Associazione
6) Accettazione nuovi soci
7) Votazione per l’elezione di consiglieri
8) Varie ed Eventuali
Carissimo Socio/Gentilissima Socia,
sono lieto di comunicarti che l’Associazione Socio Culturale Italo - Argentina, alla quale tu partecipi, si avvia a compiere il suo primo anno di attività in Campania. Il consiglio direttivo ha deciso di convovare l’assemblea di tutti i soci dell’A.S.C.I.A. per tracciare un bilancio dell’attività svolta in questi mesi e discutere degli scenari futuri della nostra associazione.
Ti prego quindi di non mancare a questo appuntamento, che rappresenta anche un momento di incontro tra tutti noi, che crediamo nella condivisione di valori, culture ed ideali tra l’Italia e l’Argentina.
Certo della tua presenza all’assemblea, per il momento ti saluto, nell’attesa di incontrarti domenica 18 gennaio 2009 presso la struttura RAS.
dott. Carlos Omar Bustamante
Il Presidente